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25.5.19

Mela verde, yogurt greco e menta

Camminava tranquilla per strada, ai piedi un paio di sneakers comode, tra i capelli rossicci e mossi dei fiori raccolti nel giardino di nonna. Non aveva la benchè minima idea di dove stesse andando, semplicemente sentiva il bisogno di passeggiare in solitaria, di lasciar scorrere i pensieri e di cercare un po' di ispirazione per qualche nuovo dolce tra le verdi foglie degli alberi mosse dal vento. 
Ama il sole anche se in realtà preferisce di gran lunga la pioggia così come ama il mare ma prova uno strano senso di inadeguatezza nei confronti dell'acqua. E' così da sempre, dacchè la sua mente lo ricordi, le lascia del vuoto dentro, un po' di malinconia ma sopratutto una sensazione di impotenza mista a curiosità verso qualcosa che non conosce..

17.12.18

Composta di pere e vaniglia - ricordi d'infanzia

Non ho molti ricordi della mia infanzia, pochi e sconnessi.
Ricordo i pomeriggi passati all'aria aperta, a correre nel giardino di casa mia, circondata da gatti e da un paio di pastori tedeschi cresciuti con me, mamma e figlio, che mi proteggevano e giocavano tra l'erba umida. Maya e Ares si lasciavano accarezzare, innocui, nonostante la loro figura imponente se paragonata a quella di una bimba di pochi anni. Zampettavo a piedi scalzi, che le scarpe non le ho mai sopportate, tra la terra fresca del campo provocando la rabbia di mio padre che si accingeva a seminare i prodotti per l'inverno.
Ho sempre amato la natura, la tranquillità che trasmette e quella sua capacità di stupirmi con i colori e le forme assai bizzarre che certi alberi e certi animali possono assumere.
Ripensandoci è come se nella mia vita ci siano delle cose, dei punti fissi, che mi accompagnano da sempre.
In primis la mia voglia di starmene da sola, o per meglio dire in compagnia del buon silenzio. Ero solita starmene ore ed ore sull'altalena, due corde alquanto precarie a cui era appesa un tavoletta di legno, ruvida e decisamente troppo piccola ma che non ha mai esitato a sorreggere il mio peso. Mi divertivo a mettermi a testa in giù, ad arrampicarmi sulla corda appesa al Noce, stile scoiattolo che deve raggiungere la cima dell'albero. Capitava anche che, per noia, mi rifugiassi tra i rami del Fico o della Magnolia, in compagnia di qualche buon libro fantasy e me ne stessi lì finchè qualcuno non mi veniva a recuperare per l'ora di cena..
Con gli anni il Noce, ormai diventato vecchio e corroso dal tempo, fu abbattuto e io dovetti accontentarmi di una curiosa amaca, gialla e per nulla comoda, piazzata tra due Aceri, uno rosso e uno verde, proprio davanti all'entrata di casa mia, forse per tenermi più sotto controllo (..). Abbandonai quindi i miei rifugi a qualche metro da terra per rilassarmi tra i due alberi, cullata dal lento dondolio della rete che talvolta mi dava una leggera nausea. Adoravo, e adoro tutt'ora, starmene fuori a leggere sotto l'ombra degli alberi, meglio se con una leggera pioggerellina che, non ho mai capito perchè, mi mette una strana e piacevole malinconia..

Secondo punto fisso: il verde. In tutte le sue sfumature, da piccola so per certo, non lo ricordo ma ho visto diversi disegni, scarabocchi, interamente verdi. Il sole era verde, erba, case e persone verdi, macchine verdi.. probabilmente ero decisamente ottimista e piena di speranza.. cosa che con gli anni è andata scemando ma comunque il verde permane tutt'ora. Dopo il nero, che non si può definire colore e blablabla, c'è il verde (pantone 371, o 2280) con le sue mille sfumature..

Terzo: i gatti. Tanti, troppi, bianchi, rossi, neri, certosini e a macchie. Io non credo di aver mai vissuto felini. Li adoro, sono così maledettamente opportunisti e snob, asociali ed eleganti; dormono e mangiano tutto il giorno e più ingrassano più sono belli.. indipendenti e poi hanno quel sesto senso che tanto vorrei avere..


25.9.14

Confettura extra di more e anice stellato - nuova grafica

Delicatamente speziata, non troppo dolce.
Fatta con tanta pazienza e un pizzico di dolore.
L'ennesima confettura di more, questa volta all'anice stellato.

19.8.14

Ghiaccioli latte e menta

Fiori verdi, case verdi, persone verdi, la macchina rossa della nonna e poi ancora il sole verde, le nuvole verdi, oggetti verdi e animali verdi. 
A nessuno passava per la testa di chiedermi quale fosse il mio colore preferito, la domanda era retorica. 

Prima di dormire, una bevanda fresca, bianca, verde. Latte e menta, la specialità di papà.

25.7.14

Ghiaccioli al melone e menta fresca

Tra una valigia e l'altra cerco riposo in cucina per respirare l'aria di casa e i suoi dolci profumi quotidiani..
L'afa non mi da tregua e ripenso con un po' di nostalgia al clima decisamente più fresco di Parigi.
Esco in giardino e trovo Smokey acciambellato sotto la carriola di meloni che mamma ha raccolto durante la settimana. Saranno circa una ventina, melone più melone meno.
Faccio quattro passi e il micio mi segue, tra l'erba umida, zampettando vivace e cercando invano di tendermi un attacco.
Nell'orto è tutto rimasto come prima della mia partenza. La natura non si da pace e continua a fornirci ogni giorno chili di verdure che mamma, nonne ed io ci accingiamo a cuocere e a riporre in congelatore.

7.4.14

Panna cotta alla vaniglia, sablè al rosmarino e mirtilli

C'è qualcosa di magico nello sguardo di chi ha una passione nel cuore. Gli occhi brillano, il volto ride, sereno. 
La mente vuota, o forse immersa in nuvole di panna e spezie. 
Una drogheria svaligiata, qualche veneziano importunato dalle nostre continue richieste di foto. Un abbraccio, quattro chiacchiere e tanti sorrisi.
Otto donne, blogalline, che non aspettavano altro se non una giornata per mollare mariti, fidanzati, per dare buca al lavoro o, nel caso della sottoscritta, fare un'eccezione e non andare scuola. 
Siete delle donne fantastiche, non si più come dirvelo: grazie <3