Strani sogni di persone con cui non parlo da tempo in situazioni ambigue e risvegli notturni.
La tipica notte di una ventitreenne qualsiasi.
Appunti sui nodi di Hartmann e una ciambella, cotta in un vecchio stampo di rame, soffice soffice soffice che sembra una nuvola.
Fa un freddo cane, quel maledetto freddo umido che ti entra nelle ossa e ti ghiaccia anche le budella, ti fa battere i denti e ti annebbia la testa tanto che fai fatica a ragionare.
Ho le mani secche ma ovviamente il bagno dove tengo la crema miracolosa è troppo distante e le mie gambe si rifiutano di collaborare.. fisso la pelle creparsi, già qualche taglio sta spuntando sulle nocche ossute e mi soffermo a guardare incuriosita il sangue che tra pochi attimi andrà sicuramente a macchiare il mio maglione bianco vista la mia sbadataggine.
Sono stranamente turbata oggi.
Cerco di non pensarci ma un sogno stanotte mi ha fatto riposare decisamente male, peggio del solito visto che ormai non dormo MAI più di tre ore filate.
Mi sono svegliata verso le due, forse le tre non ricordo, col fiatone e scossa.. i miei erano da poco rientrati a casa dopo aver recuperato mia sorella da una festa chissàdove con chissàchi e vestita chissàcome. Probabilmente mi hanno parlato ma altrettanto probabilmente io non li ho ascoltati e sono andava giù in cucina a farmi la mia solita tisana della notte. Gelsomino e vaniglia, cinque goccie di limone e cinque di dolcificante, l'equilibrio prima di tutto.
Fa sempre un certo che rimanere svegli a certe ore anche se oramai c'ho fatto l'abitudine. Gatto dorme sul divano, sempre nel solito punto.. e ricordo di aver sentito strane storie in merito, qualcosa riguardante dei punti energetici del terreno che i gatti percepiscono e su cui amano passare il loro tempo, ma da cui l'essere umano deve starsene alla larga onde evitare l'insorgenza di particolari patologie (vedi Nodi di Hartmann); la luce posta sotto la cappa della stufa a legna è accesa, bianca e quasi invadente, illumina le bucce d'arancia lasciate seccare sul piano in ghisa. Al centro del muro un grande Occhio di Allah mi fissa mentre preparo con movimenti ormai automatici la calda bevanda.
Tutto tace ma la mia mente sta ripensando allo strano sogno che faticherò a rimuovere.
Si sente il solito vecchio orologio, un semplice quadrato nero con quattro sfere d'acciaio poste al centro dei quattro lati, niente numeri, solo le tre sottili lancette che con il loro ticchettio interrompono il silenzio della casa.
Ciambella allo yogurt SUUPERSOFTTT:
3 uova grandi (200 g circa)
250 g zucchero semolato
150 g yogurt bianco ai cereali
125 ml olio
180 g farina 00
80 g fecola di patate
10 g lievito
sale
limone (buccia)
Preriscaldare il forno a 175°C, ventilato. Imburrare (tanto, se usate uno stampo di rame come il mio) e infarinare lo stampo a ciambella.
Montare le uova con lo zucchero semolato per almeno 10 minuti fino a quando saranno gonfie e spumose. Aggiungere in più riprese l'olio e lo yogurt, mescolando con la planetaria a velocità medio-bassa.
Unire in una ciotola la farina, la fecola, il lievito, a buccia del limone e il sale.
Versare le polveri nel composto di uova e zucchero e amalgamare il tutto con dei movimenti dall'alto al basso utilizzando preferibilmente una spatola in silicone.
Versare nello stampo e infornare per almeno 45-50 minuti. Fare la prova stecchino e aspettare che il dolce sia COMPLETAMENTE FREDDO prima di sformarlo.
Per la ghiaccia basta mescolare un cucchiaio d succo di limone con dello zucchero a velo fno ad ottenere una crema liscia e abbastanza fluida.
Finisco di sorseggiare l'acqua calda e mi distendo sul divano, affianco al gatto.
Tra un paio d'ore tutta la solita routine ricomincia, meglio riposare.
Silvia