Aleggia nell'aria quell'inconfondibile, avvolgente profumo di caldarrosta.
Un delizioso profumo che mi fa riaffiorare alla mente le domeniche passate in montagna, quando, da bambina, andavo con i miei genitori ed alcuni amici a raccogliere i ricci delle castagne..
Un delizioso profumo che mi fa riaffiorare alla mente le domeniche passate in montagna, quando, da bambina, andavo con i miei genitori ed alcuni amici a raccogliere i ricci delle castagne..
Ricordo bene quando partivano alla mattina, mentre fuori era buio e mamma mi trascinava in macchina perchè ero ancora in dormiveglia. Arrivavamo in montagna abbastanza presto, giusti in tempo per vedere il primo sole illuminare la valle e, muniti di sacchetti e guanti belli spessi, passeggiavamo lungo i sentieri alberati, ridendo e scherzando. Scovando di tanto in tanto qualche fungo particolare. In tarda mattinata arrivavano a destinazione, sotto il grande castagno, pieno zeppo di ricci.. ed iniziava così la parte più bella della giornata: la raccolta.. La sfida era aperta, e tutti, ma proprio tutti, cercavamo di racimolare, tra un pungiglione e l'altro, il maggior numero di castagne possibili!
I ricordi più belli sono di quando si rompeva qualche sacchetto, evidentemente troppo sottile, di un "avversario" ed allora avveniva un vero e proprio assalto alle castagne!
Cercavano quelle gemelle, quelle più grosse, o quelle dalle forme più strane.. Ogni pretesto era buono per una risata ed arrivava l'ora di pranzare in un batter d'occhio. Per cui borse in spalla e dritti in direzione dell'agriturismo dove assaporavano sempre un abbondante pranzo, ricco di sapori autunnali e tipici di montagna.
Ho dei ricordi bellissimi di quelle giornate, del clima di quei giorni, e della semplice bellezza di quei luoghi.