26.10.19

le briciole non saziano

La fioca luce della nuova yankee candle sistemata sul comodino illumina parzialmente le mini fotografie appese sopra il letto. Barcolla, si affievolisce e a tratti diventa gigante tanto che temo possa prendere fuoco l’intera stanza da un momento all’altro. È una paura che ho sempre avuto, quella delle candele, tanto belle quanto pericolose. Che stupidata, penserete voi, eppure vedere una candela poggiata su di un piano in legno mi fa sempre un certo che. Ma non ci posso fare nulla, sono belle, bellissime e profumano, e i profumi portano sempre alla mente tanti ricordi e tanti sorrisi sul volto, quindi non ci penso troppo, la lascio bruciare e la controllo con la coda dell’occhio mentre scrivo pensieri, aspettando il sonno che tarda ad arrivare.

Ho la casa ancora un po’ in disordine e dei rametti di liquirizia sparsi in ogni angolo della cucina mi ricordano la cenetta dell’altra sera, una cenetta un po’ particolare, di quelle che piacciono a me, con piatti strani, con la tavola apparecchiata bene, una tovaglia bianca, piatti neri, spago e candelabri. Candele. Vassoi di ardesia per le tartine, barattolini di vetro per le salse e le creme, stuzzicadenti in equilibrio sui bordi dei bicchieri e tovaglioli di stoffa annodati e mai stirati, i segnaposti scritti a mano in velocità su di un cartoncino strappato (eresia!) dal mio vecchio album dei disegni.

È tutto nuovo. È tutto strano, uno strano bello. 
È forse merito della notte stellata, della luna piena, di qualche pianeta allineato nel modo giusto, non saprei.

Sto perdendo ogni mio punto fisso. Ogni abitudine, sto lentamente demolendo la mia normalità per far spazio a qualcosa di nuovo. 
Spe.
Calma.
Che poi ci capiamo male.
Sto perdendo qualche vizio, sto trovando il tempo per dell’altro che da tanto tempo mancava in me. Non sto rinunciando a nulla, semplicemente sto spostando tutte le pedine in un colpo solo. Per capirci, un colpo di vento, o forse sarebbe meglio dire un calice di vino, si ok era una bottiglia, di troppo, mi ha buttato all’aria il tabellone di gioco. Così all’improvviso, quando ormai avevo sistemato ogni cosa. E dio mio, che colpo ho preso!
Ma quanto sto bene adesso. Con tutte le pedine tra le mani, con la libertà mentale di metterle dove voglio, con la serenità di gestirle come mi pare, tutto per lasciar spazio ad un altro giocatore. 
E gioca, gioca ridi e scherza. Stupiscimi con qualche nuovo trucco, e poi svelamelo cosicché possiamo ridere assieme. 

Le Briciole non saziano.

Non mi hanno mai saziato, non mi sono mai accontentata e ho saputo aspettare il momento giusto, la coincidenza, il caso, il karma.. chiamatelo come vi pare ma non accontentatevi mai, di niente e nessuno, perché non è vero che chi si accontenta gode. Gode solo chi sa aspettare, chi ha pazienza, chi non ha paura di passare una serata in solitudine. Gode solo chi si alza, magari anche di malumore ma riesce ad andare a letto con il sorriso. Gode chi ha la forza di dire quello che pensa, di essere sè stesso senza paura del giudizio degli altri. Gode chi cerca il lato positivo anche nei momenti più bui, chi gioisce dei piccoli gesti, chi riesce ad andare avanti nonostante le difficoltà. Perché la vita non è fatta di briciole, è fatta di cene, coi contro cazzi, di serate iniziate con un abbraccio e finite con il rumore di un cuore nel petto. La vita non è tirare avanti, è creare qualcosa di nuovo ogni giorno, scombinando i piani, avendo tutto organizzato ma una mente aperta a qualsiasi cosa di nuovo.

È bello, è strano, ma strano mi piace. Da matti.

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Ed è proprio vero, che quando ti sistemi, quando non ci pensi, quando tutto sembra finalmente messo al suo posto e sei serena, allora è proprio quello il momento in cui è ora di ricominciare. Le cose non accadono mai per caso. . E cazzo, quanto è bello l’imprevisto. Quanto è bello non sapere cosa succederà e cosa ci aspetterà domani. Io, io che AMO alla follia la routine, che amo avere tutto sotto controllo, io che perdo ore a pensare mille volte a cosa fare, cosa dire, cosa mettermi, ora ho solo voglia di vivere, ridere e non pensare a nulla. Agire di pancia, lasciar riposare la testa per un po’ anche se so che in fondo in fondo un briciolo di razionalità farà sempre parte di me. 

Ho sempre odiato il mio sesto senso, perché non si è mai sbagliato, ma stavolta mi sta già un po’ più simpatico, e allora ho deciso di fidarmi, di ascoltarlo e di essere semplicemente me stessa..

Le briciole non saziano.
 
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Mi dispiace essere sparita dal blog, ma la vita di tutti i giorni non mi lascia più tutto il tempo di una volta e preferisco non perdere più alcuna occasione. Quindi, niente più ricette per ora, solo pensieri scritti di getto dal cellulare che ho pure difficoltà ad entrare in blogger ultimamente per poter rispondere ai vostri commenti. Se mi cercate mi trovate nei link diretti a Facebook e Instagram, dove sono nettamente più attiva.
Mi dispiace davvero di essermene andata.
Spero possiate capire.

Un abbraccio e un bacio
Silvia