Frollini al cocco - desire

we ignore truths for temporary happiness.

Trovo strano, ma neanche troppo, tutto questo, questa voglia, questo bisogno puramente fisico e brutalmente carnale che si può avere di una persona. Eppure siamo animali, dotati di un cuore, e di un cervello. Esser viventi con sentimento e ragione. Ma allora perchè, perchè nove volte su dieci prevale il cuore? Se imparassimo a metterlo d parte, non so, a congelarlo tipo, lui e i suoi sentimenti, potremmo forse vivere meglio? senza desideri.. solo con i bisogni, quelli che ti garantiscono la sopravvivenza. E allora forse smetteremmo di soffrire. E quante volte, dai ammettetelo, avete fatto finta di nulla pur di stare bene. Mi spiego meglio. Quante volte avete ignorato la verità, palese e chiara quanto la luce della luna piena che si staglia nitidamente nella notte, ignorata volutamente, in cambi di un po' di felicità, di endorfine dritte in endovena..

Effettivamente le mie di vene sono ben visibili, ma ho un problema alla base con gli aghi, gli aghi sottopelle e anche un po' con il sangue. Quindi forse dovrei imparare a fregarmene di tutto e di tutti, a mettere in pausa il cuore. Anzi, sapete, potrei sì abbatterlo, di temperatura intendo. Lo metto sotto vuoto, lo caccio a -40°C e poi via in cella congelatore. Ah già dimenticavo l'etichetta. "do not open"

questi biscotti hanno unna storia, poco simpatica ma ce l'hanno pure loro. 

ok, senza troppo girarci attorno, li ho rifatti due volte nello stesso giorno, perchè, da brava stupida sono riuscita a bruciare tutta la prima botta. Tutta, non ne ho salvato mezzo. Avete presente il carbone? ecco, il colore era pressochè uguale. E la loro massa poteva essere scambiata per quella di un sasso. avrei potuto facilmente uccidere qualcuno se solo avessi provato a tirarglielo in testa. Ma ovviamente non l'ho fatto, oh no, sarebbe stata una fine bruttissima per il biscotto, schiantato addosso il cranio di un qualche imbecille.. nono loro sono finiti nel pattume, tutti assieme a farsi compagnia, mentre io stavo già tornando al supermercato biologico a recuperare l'olio di cocco (che ovviamente avevo finito). La faccia della vecchietta alla cassa che mi vede comprare lo stesso ingrediente due volte durante la stessa giornata ve la lascio immaginare, ma vi assicuro che mi sarei volentieri scavata una fossa. 

La seconda infornata grazie al cielo è andata bene. Ho passato 15 minuti seduta a gambe incrociate davanti al forno, a fissare i biscotti e a girarli a metà cottura. Sensa pensare a niente e a nessuno, ho azzerato la mente visto i risultati poco positivi del mio precedente overthinking. 

Ah si, la ricetta. Vabbè non serve che ve la spiego suvvia, metodo sablè (farina + burro + aromi, poi l'uovo, poi lo zucchero e l'acqua pochissima per volta). Riposo in frigo, mezzo cm di spessore, 165°C, forno ventilato per 15 minuti circa. Non cucinateli troppo, non mettete a repentaglio la salute dei vostri denti.. devono rimanere chiari, i biscotti, e interi, i vostri incisivi.

Biscotti al cocco: - leggermente modificata da Trattoria da Martina (circa 30 biscotti)

200 g farina

70 g farina di cocco (no cocco rapè)

90 g olio di cocco a t.a.

1 uovo medio

90 g zucchero a velo

acqua q.b. (1-2 cucchiai)

sale e vaniglia

per lo stampo si ringrazia Amazon ♥

E ovviamente questo era per mia sorella che si è perdutamente innamorata di un tipo.

Vabbè, non so se sono contenta o dispiaciuta per lei. In ogni caso mangio un biscotto, che probabilmente è la cosa più saggia e che meno  nuoce alla mia salute fisica e mentale in questo momento.

Sto una favola ora, davvero, dopo aver bruciato i biscotti ed essere ripartita da zero, sto davvero bene, credo di aver capito un po' come funziona sta cosa.. Però si è fatto tardi. Vado a letto.

ai miei lettori più coraggiosi

con affetto

Silvia