25.5.19

Mela verde, yogurt greco e menta

Camminava tranquilla per strada, ai piedi un paio di sneakers comode, tra i capelli rossicci e mossi dei fiori raccolti nel giardino di nonna. Non aveva la benchè minima idea di dove stesse andando, semplicemente sentiva il bisogno di passeggiare in solitaria, di lasciar scorrere i pensieri e di cercare un po' di ispirazione per qualche nuovo dolce tra le verdi foglie degli alberi mosse dal vento. 
Ama il sole anche se in realtà preferisce di gran lunga la pioggia così come ama il mare ma prova uno strano senso di inadeguatezza nei confronti dell'acqua. E' così da sempre, dacchè la sua mente lo ricordi, le lascia del vuoto dentro, un po' di malinconia ma sopratutto una sensazione di impotenza mista a curiosità verso qualcosa che non conosce..

19.5.19

Yuzu, fragola e pistacchio - koi no yokan

E capisci di stare nel posto giusto quando ti torna la voglia di cucinare, di scattare le foto ai piatti, di raccontare una storia e di ridere, non di sorridere, ma di ridere di gusto, di parlare del più e del meno. Di curare i dettagli e di non lasciare nulla al caso.


12.5.19

Grovigli di cioccolato - fondente, caramello salato e vaniglia

Non ti puoi perdere nel bosco, se non ci vai mai nel bosco.

Scorrono le giornate senza neanche che io me ne accorga. Sto distesa al buio, sotto un lenzuolo troppo leggero per questa primavera che si fa desiderare. I miei piedi gelidi come sempre intrecciati tra loro cercano di scaldarsi mentre la felpa di A., che mi fa da vestito, abbraccia il cuscino. E' sera e si sentono fuori dalla finestra i grilli far concerti.. in sottofondo i miei giù in cucina stanno discorrendo delle solite questioni noiose e argomentando le notizie della tivù. Ai piedi del letto un cumulo di vestiti pari a quasi metà del mio armadio aspetta di essere messo in ordine e mi riprometto, come ogni santo giorno, che domani sistemerò tutto.
Al di là dei vestiti sparsi per la camera, le mensole e la scrivania sono vuote. Ho fatto sparire tutti i libri, le statuette, i peluche e pure la maggior parte delle foto che occupavano spazio e prendevano polvere da tempo. Via i quadri dalle pareti. Fosse per me, presa da un raptus di leggera pazzia, avrei tolto anche le tende ma mamma dice che non si fa, quindi pace, quelle rimangono a patto che ben presto cambino colore: il giallino mi sta dando alla nausea.
Di tutte le cianfrusaglie che spopolavano in camera, a parte qualche orecchino abbandonato sul comodino, un paio di bottiglie d'acqua e pochi oggetti dimenticati quà e là, rimangono a disturbare la sensazione di apparente ordine solo i quattro fili di origami appesi al lampadario che, ad ogni soffio di vento, si aggrovigliano tra loro..