19.5.19

Yuzu, fragola e pistacchio - koi no yokan

E capisci di stare nel posto giusto quando ti torna la voglia di cucinare, di scattare le foto ai piatti, di raccontare una storia e di ridere, non di sorridere, ma di ridere di gusto, di parlare del più e del meno. Di curare i dettagli e di non lasciare nulla al caso.



Accendi il forno, prepari la verdura di vari colori, sistemi il pesce, stendi la tovaglia bianca e scegli pure un colore diverso del solito per i tovaglioli.
Riscaldi un po’ l’ambiente con la stufa a legna che quel calore del fuoco non te lo danno i termosifoni.
Fuori piove, diluvia. Chiudi alla svelta i balconi e le finestre, mentre senti nella mente la vocina di mamma che ti dice che le ha lavate la scorsa settimana. 
Un bicchiere per l’acqua, un calice per il vino che tanto non berrai ma fa molta scena. 
La candela è out, e poi diciamocelo, anche se le yankee candlee profumano che è una meraviglia, a me la candela in casa fa molto da lumino in chiesa..
Con un occhio tendi il gatto che non salga sul tavolo, con l’altro controlli il cellulare e con l’altro ti assicuri che sia tutto in ordine.
Non credi nel destino ma nelle coincidenze e nel karma. Le prima quando hai la giornata fortunata, il secondo quando la sfiga ti perseguita.
Comunque piove, c’è un temporale da far paura e sai bene che la colpa un po’ è proprio tua. Dovresti farle più spesso certe cose eppure c’è un tempo per tutto.
Il forno suona, ha raggiunto i 180*C. Informi le orate mentre il gatto controlla ogni tua singola mossa, impani i gamberoni nel cocco, nel frattempo stai già cucinando il riso venere nel solito vecchio pentolino e i crostini col salmone selvaggio affumicato, con giusto qualche semino di sesamo nero, stanno sul tavolo. 

Sono le otto ma sai che dovrai aspettare almeno mezz'oretta per mangiare..
Nel frattempo ti piazzi sul divano un po’ a pensare, che si sa, gli scorpioni adorano pensare e scervellarsi fino alla morte. Alla tivù non danno nulla di interessante quindi decidi di accendere lo stereo e di ascoltare un po’ di sana musica.
Si fanno le otto e mezza e poi tutto fila liscio. 
Il pesce, la cena, il dolce e pure l’amaro. 
Dimentichi il cellulare, l’ora e tutto il resto.
E così, è mezzanotte. Guardi la cucina un po’ incasinata, ma ci penserai domattina, con calma e a mente fredda. 
O sarà facilissimo dormire o passerai la notte in bianco, bianchissimo a pensare..


Vi lascio una monoporzione fresca, bianca, un po’ acidula ma davvero buona. Un buon fine pasto, stavolta non mi serve il cioccolato fondente..

Financier al pistacchio 

Gelee al lamponi
400 g polpa di lampone
40 g zucchero
10 g limone
8 g gelatina in polvere

reidratare la gelatina in 40g di acqua fredda. Mescolare polpa, zucchero e limone con un minipimer ad immersione. Sciogliere la gelatina ed aggiungerla al precedente composto. colora negli stampi a semisfera riempendoli per metà. congelare.

Namelaka al pistacchio
110 g latte
90 g pasta pistacchio 100%
7 g glucosio
3 g gelatina
180 g cioccolato ianco
250 g panna fredda

Reidratare la gelatina in 15g di acqua fredda. Scaldare il latte con il glucosio e avviare un'emulsione versandolo in tre volte sul cioccolato con la pasta di pistacchio. Una volta terminata l'emulsione aggiungervi la gelatina sciolta e mixare nuovamente. Unire infine la panna fredda. Colare negli stampi sopra la gelee. Congelare nuovamente.

180g latte intero
140 g cioccolato bianco
220 g Inspiration Yuzu
9 g gelatina
400 g panna semimontata

Reidratare la gelatina in 45 g di acqua fredda. Scaldare il latte ed emulsionarlo con i due cioccolati. Unire la gelatina. Portare il composto così ottenuto sui 28-30°C circa quindi mescolarlo alla panna semimontata.

Glassa rocher al pistacchio

PDS alle mandorle
Perle croccanti bianche Valrhona
Namelaka alla vaniglia + mini macarons e fiorellini in pdz 

Note: per il ripieno ho utilizzato lo stampo a semisfera della silikomart mentre la monoporzioone è stata realizzata nello stampo a cilindro di 6cm di diamtero.
Montaggio: versare una parte di mousse, inserire il ripieno congelato e un dischetto di pds alle mandorle. Aggiungere dell'altra mousse, le perle croccanti Valrhona e tapare la monoporzione con un dico di financier al pistacchio. Congelare.
Spruzzare con lo spruzzo bianco (60% cioccolato + 40% burro di cacao). intingere la base della monoporzione nella glassa rocher al pistacchio quindi decorarla con uno spuntone di namelaka alla vaniglia, un mini macaron giallo, della granella di pistacchio e un fiorellino di pasta di zucchero.
Servire una volta scongelata.


Se c’è una cosa che amo di me è l’essere una buona osservatrice, il non lasciare nulla al caso, l’avere una buona memoria per i dettagli e per un po’ tutto quello che davvero mi interessa.
Raramente mi sfugge qualcosa, se lo faccio è cosa voluta, e quasi mai agisco a caso. Se sia un difetto o un pregio ancora non so dirlo ma sono metodica e precisa, a tutto c’è un perché..


Gli occhi mi si chiudono da soli, la micia nera che di solito non mi guarda mai fa le fusa e mi segue in camera da letto.
Amo i gatti e il loro sesto senso.


Silvia 


2 commenti:

  1. E' sempre un piacere leggerti :-) mi è sembrato di essere lì con te ad aspettare le otto e mezzo, seguendo i tuoi gesti con la tua gatta. Mi fa piacere che tutto sia filato liscio e spero che ripeterai presto ^_*
    A presto <3

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Eccomi finalmente! ti prego di scusarmi, blogger mi ha dato non poco filo da torcere, quasi si fosse offeso della mia assenza. Mi fa molto piacere ritrovare qualche vecchia lettrice, tornerò molto più spesso, promesso! Ho ritrovato il tempo perso e un equilibrio che mi da la possibilità di scrivere i miei pensieri.
      Grazie ancora di cuore,
      un abbraccio
      Silvia

      Elimina