4.3.19

Chi si scotta con la minestra soffia anche sull'insalata

Credo sia arrivato il momento di fare un po' il punto della situazione. 
In findo in fondo devo qualche spiegazione alle persone che seguivano questa pagina, che leggevano settimanalmente le mie storielle e sfogliavano le foto dei dolci che sfornavo.

Mi trovo ora seduta dal lato opposto della scrivania da cui scrivevo di solito, una tastiera nuova, uno schermo più piccolo e una finestra che dá nel cortile al posto della parete di libri di fronte a me. Coincidenze o no sembra che tutto questo mi stia a dire di guardare le cose sotto un'altro punto di vista, come se fosse giunto il momento di cambiare rotta e iniziare qualcosa di nuovo.
Avete presente quando dopo un periodo nero dovete ritrovare quell'equilibrio interno, quella pace interiore che qualcosa, qualcuno, ha senza troppo pensarci sfasciato lasciandovi a piedi all'aria? ecco.. mettiamo che gli ultimi sei mesi della mia vita siano stati dediti a riordinare questo fantastico groviglio di emozioni, per nulla positive, che ho pian pianino affrontato.
Che poi forse il tempo è l'unica cosa che davvero aiuta, il tempo e un po' di sano egoismo. 

Uno prende una bella batosta, ci sta male, cioè ci rimane proprio uno schifo (ma tralasciamo la descrizione di questa parte che può essere carinamente riassunta con la definizione di periodo di merda: vedo tutto nero e non mi ripiglierò mai più) e poi passa, e passa proprio tutto.. non te ne frega più di niente e di nessuno e si accende sopra la tua testa un'enorme insegna luminosa tipo quelle dei negozi cinesi, gialla e rossa, con su scritto "IO" e una freccia che punta propri sulla tua testa. Ecco fatto, dopo il periodo nero, blu pronfondo in cui avresti voglia di eclissarti, arriva un giorno in cui magicamente non te ne fotte più di nessuno e inizi ad essere la tua unica prorità.

Arrivata a questo punto praticamente riesci a camminare a testa alta su di un filo appeso a millemila metri di altezza, cioè davvero ti senti bene, ti orgsnizzi, ti fai tutti i giri che vuoi, la tua routine, i tuoi impegni, inizi ad andare dall'estitista dal parrucchiere e quella delle unghie e poi vai di shopping online di scarpe nuove, completini intimi da insossare non si sa con chi ma freganiente hai bisogno di coccolarti, di recuperare quell'affetto che ti era tanto mancato..
Fondamentalmente decidi di non piegarti più per nessuno, che di inculate ne hai già prese abbastanza e non hai voglia di ricaderci. Ti crei una nuova vita e tutto sommato sei anche soddisfatta di come ti sei ripresa e di quello che stai costruendo da sola.
Poi ovviamente, quando ti sei messa il cuore in pace e stai finalmente camminando in equilibrio senza l’aiuto di nessuno, beh giustamente le cose cambiano.. qualcuno senza neanche darti il minimo preavviso decide di mettere sottosopra tutto quanto, e il tuo stomaco va a puttane: altro che farfalle, magari.. carine e coccolose, nono ti prende proprio uno sciame d’api, uno stormo di uccelli che incasinano tutto quanto. 

E tu cerchi di non darlo a vedere, di comportarti come se niente fosse ma quella volta ti hanno fatto male. Ti hanno fatto maledettamente timida, che non sa esprimersi con le parole, e a volte fin troppo introversa, ma con un paio d’occhi che non lasciano  spazio all’immaginazione e che hanno già detto tutto quello che non volevi dire. Non sai mentire: proprio non se sei capace. 
La gente ti guarda e ti chiede cosa c’è che non va, ti chiede se è tutto apposto.. possibile che si notino così tanto i cambiamenti? Eppure hai poco da stupirmi.. te lo dicono tutti, le emozioni ti si leggono in faccia, così come le imprecazioni e tutto quello che ti passa per la testa. 
.. così quando, ormai giornalmente, ti fanno la fatidica domanda ti limiti a chiudere gli occhi, cosicché non possano tradirti, e a dire l’unica bugia credibile.. “Sisi, tutto ok, sono solo un po’ stanca” anche se è solo lunedì....

Comunque “chi si scotta con la minestra soffia anche sull’insalata”, e ti fai le ossa, ti scotti e vedrai che la prossima volta te ne stai più attenta..... forse.

Ho la testa che scoppia, le dita che scrivono veloci e di getto, mi manca la voglia di rileggere tutto e cercare un filo logico nel discorso. 

Tempo, per tutte le belle cose serve tempo.

Silvia

2 commenti:

  1. Ciao Silvia, sono davvero dispiaciuta di questo tuo periodo negativo :-( spero tanto che aver scritto nero su bianco le emozioni ti abbiano aiutata a liberartene. Volta di nuovo pagina, una pagina bianca da riscrivere da capo, pensa a TE, a cosa ti fa stare bene e concentrati solo su quello.
    Ti abbraccio <3

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    1. Assolutamente, ho imparato, a mie spese, a frgarmene di ciò che dice la gente e sono pronta a fare solo quello che mi fa stare bene :)
      Non sono la Silvia di una volta ma sto bene e questo è quello che mi interessa, spero che anche tu stia bene, un abbraccio
      Silvia

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