Sono seduta alla scrivania dello studio di mamma, circondata da penne di ogni genere, fogli di mille trame diverse, quadri finiti e mai appesi e libri, tanti libri.
Se solo riuscissi a darvi una vaga idea della quantità di informazioni che sono racchiuse in questa stanza ne rimarreste piacevolmente stupiti: è un po' la biblioteca di casa.
Mi soffermo a guardare le mensole su cui sono, più o meno accuratamente, riposti e catalogati. Il mi sguardo si perde tra i vari titoli di libri e vecchie enciclopedie che aspettano solo di essere sfogliate.
Come spesso accade sono sola in casa, niente musica nè tv, solo le fusa del gatto che disturbano i miei pensieri e l'ispirazione che tarda ad arrivare..
Bevo un sorso di tè al gelsomino e vaniglia. Il micio interrompe per un attimo di fare le fusa, si alza dal tavolo e decide di posizionarsi sulle mie gambe. Si riaddormenta, ecco finalmente sembra tutto tranquillo.. torno a perdermi tra i titoli ma mi rendo conto ben presto che la mia mente sta vagando altrove.. sta pensando a posti lontani, mai visitati, magari immersi nella natura, o brulicanti di gente simpatica e sconosciuta.
Quella che una volta mi dava sicurezza e tranquillità mi sta ora un po' stretta, questa realtà, queste quattro mura ormai vecchie non mi trasmettono più quel senso di protezione di cui avevo bisogno anni fa.
Vorrei , vorrei poter viaggiare lontano, stimolare la mi mente, vedere città e mari.. sento spesso quel desiderio di partire, andare via di qui.. vorrei pure avere una casa, un mini appartemento, qualcosa di mio.. e badate bene non si sta male qui eh, cascasse il mondo, probabilmente si sta anche troppo bene.. è che ormai non sono mai a casa, proprio non mi va, mi annoio e appena posso esco, da sola o con la sister, ma prendo la macchina e "mamma, vado a farmi un giro, non so quando torno, poi ti dico.."
Certo, non deve essere facile vivere da soli, ma tutto sommato sono convinta che se una cosa la si vuole davvero non esistono ostacoli che possano impedire la realizzazione di un sogno.
E poi mi immagino già l'ambiente.. bianco etereo, pulito, geometrico, ampio ma accogliente.. immagino i colori e le forme, i piatti neri, le tovaglie grigie, il legno un po' ovunque, il marmo (che l'acciaio è troppo noioso da pulire)..
lasciatemi sognare.
Questo dolce non a bisogno di grosse spiegazioni, è un po' tutto quello che non vi aspettate.. è più autunnale di quel che può sembrare, dai sapori caldi e golosi.. le note fresche ed inconfondibili del tè nero ai frutti rossi si sposano benissimo con le fragole e il cioccolato al latte Jivara, deciso e cremoso, con una lieve sfumatura di vaniglia..
Torta jivara, fragola e tè ai frutti rossi:
BASE
-biscotto morbido al cacao: (cuocere in teglia, spessore 1,5cm/2)
Utilizzare un biscuit al cacao a piacere - presto una ricetta, promesso :)
DOPPIO INSERTO:
-gelee alla fragola (200g x 18cm di diametro)
200 g polpa fragola (io Rogelfruit)
20 g zucchero semolato
5 g limone
4 g gelatina
Reidratare la gelatina, mescolare lo zucchero con la polpa e il limone. Intiepidire a circa 30°C. Sciogliere la gelatina e frullare il tutto con il minipimer.
Colare 200g dI gelee in uno stampo da 18 cm di diametro. Riporre in freezer a congelare.
-namelaka al cioccolato al latte jivara (200g x 18cm di diametro)
120 g jivara
3 g glucosio
2 g gelatina
70 g latte
100 g panna
Reidratare la gelatina. Scaldare il latte con il glucosio. Effettuare un'emulsione versando in tre volte il liquido caldo sul cioccolato al latte (jivara) precedentemente semisciolto. Aggiungere la gelatina sciolta e infine la panna fredda. Frullare. Versare 200 g di composto sulla gelee alla frutta (deve essere congelata altrimenti si scioglie e si mescolano i due inserti)
MOUSSEE E MONTAGGIO
250 g latte intero + 30 g tè nero (infusione a caldo per 24h) Dammann
5 g gelatina
200 g cioccolato bianco
280 g panna fresca
Effettuare un infusione scaldando il latte (80°C circa) e aggiungendo le foglie di tè nero, coprire con la pellicola e lasciar riposare 24h; il giorno seguente filtrare il tutto e ricavare circa 130g di liquido.
Reidratare la gelatina in 25 g di acqua (io uso quela in fogli ma l'ideale è quella in polvere).
Scaldare il latte al tè e semisciogliere il cioccolato bianco. Versare il liquido nel cioccolato in tre volte effettuando così con un minipimir un'emulsione lucida e brillante. aggiungere infine la gelatina reidratata e sciolta. Frullare ancora pochi secondi e riporre da parte fino al raggiungimento di 28°-30°C
Nel frattempo semimontare la panna. Unire i due composti.
Colare circa 300g di mousse nello stampo da 20cm di diametro già impellicolato, inserire il doppio inserto (dopo averlo sgusciato dall'anello scaldando i bordi con un cannello), aggiungere ancora 200g di mousse e chiudere con il biscotto a cioccolato.
mettere in freezer per 24h. Una volta congelata la torta può essere glassata (come la monoporzione) o spruzzata di burro di cacao+cioccolato al latte (proporzione 40-60) come la torta. Decorare a piacere. Servire a 5-6°C
p.s.: le gocce rosse sulla superficie del dolce sono un gel fluido alla fragola (ricetta di Bachour) realizzato frullando 30 g di polpa di fragola con 150 g di Crystal Valrhona
p.p.s: Per qualsiasi dubbio sul montaggio non esitate a chiedermi, mi rendo conto che la descrizione non è delle più limpide e semplici ma la torta di per sè non è complessa.. richiede solo tempo e precisione per un interno perfetto e regolare :)
il tè è finito, si è fatto tardi e io devo scappare, tornerò presto, promesso
Silvia
Anch'io ho attraversato una fase della mia vita dove quelle 4 mura mi stavano strette ed ho capito che era il momento di muoversi verso qualcosa di diverso. Ti assicuro che non me ne sono pentita e da lì è iniziata la mia crescita.
RispondiEliminaQuesto dolce è perfetto, un quadro d'autore e non sai cosa dare x fare l'assaggio! Complimenti Silvia!
E' l'anno dei cambiamenti mi sa, ho bisogno di aria nuova, e uno spazio come questo in cui scrivere i miei pensieri.
EliminaMi fa piacere sapere di non essere la sola a provare certe esperienze.. a presto