Piove ininterrottamente da due giorni.
Io e S. non siamo soliti ad andare fuori a mangiare e, ovviamente, visto che ieri sera era prevista una scappatella al nostro sushi preferito, non poteva che venire giù un diluvio universale. La fortuna, in termini di meteo, non è mai dalla nostra parte..
Alghe wakame a iosa per me, decine di nigiri al salmone per lui.. un po' di noodles, dei futomaki piccanti, un po' di sashimi misto e dei ravioli gyoza (che prima o poi voglio provare a fare perchè secondo me sono super aesthetic). Wasabi e zenzero per sgrassare e una buona birra in compagnia di vecchi amici ritrovati e la titolare del ristorante, Laura, una signora giapponese sulla quarantina dalla parlantina facile. Risate, qualche amaro e si è fatta ora di chiudere il locale.
Rubo al volo un biscotto della fortuna:
you'll make it
La pioggia bagna le finestre e scende decisa contro il lucernario che c'è lungo il corridoio che porta alla zona notte, il rumore cadenzato delle gocce mi fa rilassare sebbene metta una gran voglia di rimanere tutto il giorno sotto le coperte a sorseggiare latte caldo e a guardare qualche serie alla tv. Mette quel mix di emozioni che va dall'essere annoiati, all'essere dannatamente felici di potersi per un po' fermare da tutto, staccare la testa e apprezzare, ogni tanto, una grigia giornata d'inverno a non fare assolutamente niente. Spero che quel biscotto della fortuna (altra ricetta da provare) in qualche modo mi accompagni in questo nuovo anno.. Ho ancora qualche sogno nel cassetto da spuntare, uno soprattutto mi auguro davvero di riuscire a farlo prima del mio 29esimo compleanno.. staremo a vedere.
Fuori il tempo non promette nella di buono ma la mia testa riesce a pensare solo ad una cosa.. macarons.
Se vi è capitato di avventurarvi in questa ricetta poco simpatica sapete bene quanto l'umidità sia una grande nemica di questi bottoncini colorati. Le variabili quando si creano i macaron sono davvero tantissime e sbagliare anche un semplice passaggio può determinare il fallimento della ricetta.
Dipende un po' dall'umidità esterna, dall'umidità della farina, dalla granulosità della farina di mandorle e se questa hanno o meno rilasciato parte dell'olio contenuto al loro interno.. dipende dagli albumi (vecchi? pastorizzati? freddi? di che marca??), e poi dipende dalla meringa (italiana? francese o svizzera?), dalla temperatura dello sciroppo nel caso della meringa italiana, dai coloranti che vengono usati (consentiti sono quelli in polvere..), ma anche dal macaronage, dal croutage e infine dal forno. Questo benedetto forno che in ogni casa è diverso, che ha temperature MAI stabili, distribuzione del calore non omogenea.. e sto iniziando a pensare che un po' dipenda anche dal supporto nel quale vengono realizzati (se carta da forno o tappetino).. va da sè che prima di farli sarebbe meglio andare ad accendere un cero al Santo a Padova.
La ricetta dei gusci non ve la pubblico, perchè ieri della quattro teglie realizzate ne salvata solo una.. gli altri gusci erano orribili, diciamo che questi erano i meno peggio.. in realtà ero pronta alla disfatta più totale quindi neanche ci speravo di salvare qualche guscio per fare un paio di foto.. io ho fatto la ricetta che usavamo in lab a base di meringa italiana ma tante sono le cose che devo sistemare prima di ritenermi soddisfatta (da notare che nei 7 anni di pasticceria credo di averli fatti 1 o 2 volte al massimo dall'inizio alla fine, quindi ecco, non avevo grosse aspettative dal mio primo esperimento qui a casa)
Vi lascio invece una ricetta super facile per farcirli.. una ganache al cioccolato bianco aromatizzata al wasabi. Non chiedetemi come mi sia venuto in mente di metterci il wasabi in un macaron.. ma giuro che, se piace il wasabi, questi sono buonissimi! Alla fine qualsiasi cosa messa tra un guscio di meringa alla mandorla diventa buona :)
Per il quantitativo di wasabi vi consiglio di aggiungerne un po' alla volta e ad assaggiare la ganache prima di riporla in frigo, il mio wasabi non era tanto forte ed era aperto da un po' di tempo quindi sicuramente l'aroma era un po' svanito.
Wasabi ganache: (dose per circa 20/30 macarons)
Wasabi ganache: (dose per circa 20/30 macarons)
115 g panna fresca
155 g cioccolato
wasabi q.b. (io 20 g)
Scaldare la panna (fino a circa 80°C), semisciogliere il cioccolato in un contenitore alto e stretto, quindi aggiungervi il wasabi.
Versare la panna in tre volte nel cioccolato per creare un'emulsione lucida ed elastica. Riporre in frigorifero per una notte. Dressare l'indomani con una sac a poche con bocchetta da 8mm.
Macaron 1 - Silvia 0
In ogni caso quei 30 macaron salvati sono quasi finiti, il loro sapore era ottimo, meglio ancora oggi dopo una notte passata in frigo chiusi in un contenitore ermetico.. sono quasi finiti..
A presto,
Silvia
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